“E' bello,
gioioso e da gusto alla vita
raggiungere con fatica personale
le mete che ci si propone.”
Ne siamo convinti?
Siamo disponibili a testimoniarlo?
Crediamo importante impararlo e insegnarlo alle nuove generazioni?
Educare
alla fatica
nel quotidiano
- Capire la situazione attraverso una riflessione
svolta con tutti coloro che hanno a che fare con i ragazzi
a diverso titolo (genitori, gruppi che coinvolgono i ragazzi,
insegnanti, parrocchie e oratori).
- Formarsi e formare.
- Attivare alcune iniziative in favore
di bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie.
- Invitare tutti a fare la loro parte in favore dei ragazzi.
- Mantenere un respiro intercomunale al progetto.
Programmazione coordinata e condivisa
Programmazione iniziale coordinata da parte delle diverse
agenzie educative di atteggiamenti “educativi” comuni nelle diverse attività, relativamente all'obiettivo.
Verifica attraverso un'indagine empirica o sistematica a metà e a fine anno sociale.
Rilancio sulle comunità intere delle prospettive e dei problemi emersi
che possano richiedere la collaborazione di tutti.
Ripresa dello stesso tipo di lavoro per l'anno successivo.
Formazione per genitori insegnanti educatori
“Il gusto di vivere: l'educazione nel quotidiano”.
Incontri e testimonianze di persone e famiglie “normalmente impegnata”;
stimoli e lavori di gruppo per approfondimento.
Coinvolgimento nelle attività con i ragazzi di “animatori” diplomati
che condividano la fase progettuale e la fase operativa delle attività stesse.
Impostare attività di laboratorio dedicate al mondo dei bambini e dei ragazzi,
perché più sguarnito e allo stesso il primo da affrontare vista
l'età particolarmente adatta per sviluppare una prevenzione del disagio.
E’ necessario operare con i genitori e con tutti gli educatori.
|